Query: definizione e differenza con le keyword

Quando un utente digita una richiesta su Google, sta utilizzando una query ovvero una ricerca. Conoscere cos’è una query e come funziona permette a chi fa SEO di capire cosa cerca davvero l’utente, così da ottimizzare contenuti pertinenti che rispondano direttamente ai bisogni delle persone e non solo degli algoritmi.

In termini più specifici, una query è la domanda o l’informazione che l’utente inserisce nel motore di ricerca. È composta da parole o frasi che esprimono chiaramente un intento: informativo, commerciale, navigazionale o transazionale.

Si parla quindi di equivalenza tra query e ricerca. Una query è una ricerca.

L’importanza delle query nella SEO

Le query sono al centro della strategia SEO perché guidano il traffico verso il sito. Google interpreta e classifica ogni query analizzando dati, contesto e comportamento precedente degli utenti, determinando così i risultati da mostrare nella SERP. Ecco perché è indispensabile analizzare e ottimizzare i contenuti partendo proprio dalle query reali degli utenti.

Facciamo un esempio pratico. Se gestisci un e-commerce di calzature sportive, la query “scarpe da running economiche” sarà una miniera d’oro per intercettare utenti con un chiaro intento d’acquisto. Un contenuto dettagliato e strategico basato su questa query potrebbe attirare utenti realmente interessati e aumentare traffico e vendite.

Le query, infatti, possono essere brevi e generiche (“SEO cos’è?”) oppure più dettagliate e specifiche, note anche come query a coda lunga (“come ottimizzare immagini per la SEO WordPress”). Quest’ultime, pur avendo meno volume di ricerca, sono estremamente preziose: chi cerca in maniera così dettagliata ha spesso un’intenzione precisa e più concreta, rendendo quindi più probabile la conversione.

Un consiglio concreto è sfruttare strumenti SEO come Google Search Console per individuare le query più ricercate, ottimizzando i contenuti per intercettare traffico qualificato e massimizzare il rendimento delle tue pagine.

Come ottimizzare i contenuti in base alle query

Per semplificare ulteriormente l’approccio pratico all’ottimizzazione delle pagine in base all’intento della query, ecco una tabella riassuntiva, utile da consultare rapidamente:

Tipologia di Query o RicercaEsempio ConcretoStrategia SEO consigliata
Informativa“Come installare WordPress?”Creare contenuti chiari, esplicativi e completi, arricchiti da esempi concreti
Commerciale“Miglior notebook sotto 500 euro”Pubblicare guide dettagliate, recensioni o comparazioni accurate
Navigazionale“Netflix login”Ottimizzare la struttura del sito e la chiarezza della navigazione interna
Transazionale“Acquista Apple Watch Serie 9”Sviluppare landing page efficaci, focalizzate sulla conversione immediata
Locale“Fioraio vicino a me”Avere scheda Google Business Profile + Sito molto localizzato

Consigli pratici

Un errore comune è puntare esclusivamente su query molto popolari, che generano elevati volumi di traffico ma che sono difficili da posizionare. Molto più efficace è la strategia di combinare query generiche con quelle più dettagliate e contestuali, adattando sempre i contenuti al bisogno reale dell’utente finale.

Cerca di costruire una topical authority, cioè un’autorevolezza sull’argomento principale del sito. Ma ricordati che è valida in casi specifici, ad esempio su siti e-commerce di nicchia, o di servizi su base nazionale. Mentre risulta abbastanza fuorviante e inutile su servizi locali.

Monitorare regolarmente quali query portano utenti alle tue pagine attraverso strumenti specifici come Google Search Console è una pratica essenziale. Questo ti permette di intervenire rapidamente sui contenuti, aggiornandoli e migliorandoli costantemente per mantenere alta la rilevanza e la qualità percepita dagli utenti.

In definitiva, comprendere, analizzare e ottimizzare le query è ciò che rende i tuoi contenuti efficaci, aumentando concretamente visibilità e performance nella ricerca organica.

FAQ

Qual è la differenza tra query e keyword?

La query è ciò che un utente digita concretamente nel motore di ricerca per ottenere una risposta specifica, mentre la keyword è il termine o gruppo di termini strategici su cui ottimizzi un contenuto. In pratica, la keyword è scelta dal creatore del contenuto, mentre la query è il risultato effettivo della ricerca degli utenti.

Come faccio a sapere quali query usano gli utenti per arrivare al mio sito?

Il modo più immediato e pratico è utilizzare strumenti come Google Search Console, che mostrano chiaramente quali ricerche gli utenti digitano per raggiungere le tue pagine.

Posso ottimizzare una sola pagina per più query differenti?

Assolutamente sì, purché siano query strettamente correlate tra loro e coerenti con il contenuto. Evita però di mescolare intenti troppo diversi, altrimenti rischi di diluire il focus della pagina e perdere coerenza e rilevanza.

Come influisce l’intento di ricerca sulla SEO?

L’intento di ricerca determina il tipo di contenuto che Google mostrerà agli utenti. Comprenderlo bene ti permette di creare contenuti pertinenti e utili, aumentando così la possibilità di posizionarti in alto nei risultati di ricerca.